bologna vista dai colli

Esercizio di Espressione e comunicazione (livello C): Le città rovinate dal turismo

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Inserite al posto opportuno le frasi seguenti. Attenzione c’è una frase in più!

  • una metamorfosi profonda di alcuni aspetti del vivere nella modernità
  • se dovesse fare giurisprudenza
  • fino a tre generazioni fa
  • conseguenza delle migliaia di offerte low cost
  • si segnalano folle di scalatori improvvisati
  • i benestanti andavano in vacanza
  • fracasso, indisciplina e molestie

Il turismo è una rovina per le città

Il piacere del viaggio è stato sostituito negli ultimi anni da un'invasione sregolata, una movida h24 che distrugge tutto e mette in pericolo le bellezze dei Paesi. Con la complicità di tante amministrazioni con la mente offuscata dal denaro.

  1. Da Brescia arriva una sentenza che può esser rivoluzionaria. Qualche giorno fa il comune è stato condannato a pagare 50.000 euro a due cittadini che l’avevano denunciato per non aver controllato gli schiamazzi della movida del centro. Fiorita nel linguaggio (si appella al “rumore antropico per gli schiamazzi di avventori di alcuni locali che stazionano nei pressi dei plateatici o dei locali su suolo pubblico”), la sentenza dà finalmente ragione ai cittadini angariati dal fracasso. , avrebbero di che tremare i comuni di mezza Italia, anzi di mezza Europa.
  2. Da tempo, da città diverse e lontane (dalla Liguria a Barcellona, da Venezia a Firenze, dalle Cinque Terre al Salento, da Roma come dal lago di Garda) arrivano ruggiti di protesta nei confronti delle invasioni di turisti, di vacanzieri e di frequentatori di festival: folle incontrollabili, danni a monumenti e spazi pubblici, , risentimento e ira dei residenti.
  3. A Barcellona, i residenti e le autorità si sono coalizzati e per la prima volta in luglio si sono avute manifestazioni di piazza contro l’orda turistica: «vogliamo i rifugiati, non i turisti», dicevano i cartelloni, che si son visti in giro almeno fino a che il terribile attentato di metà agosto non ha spostato l’attenzione. Nel contempo, a Venezia, Firenze e Roma si segnalano numerosi i casi di danneggiamenti e esibizioni hot prodotti da visitatori fuori controllo. Venezia perde a vista d’occhio residenti e converte le abitazioni in stanze da affittare.
  4. In alcune città di mare si studiano regole per limitare gli accessi alle spiagge pubbliche. Proteste dello stesso tipo si levano da più parti a proposito dell’occupazione notturna delle città, ormai soffocate da festival, musiche, gente sbronza e code di automobili. Perfino in montagna , che danneggiano l’ambiente e si cacciano in situazioni spesso fatali.
  5. Questi fatti minuti rivelano . Siamo stati abituati per decenni a considerare turismo e entertainment come risorse economiche e forme importanti di socialità e cultura. Ora scopriamo che stanno cambiando natura e diventando intrusivi e distruttivi. Invece di servire alla cura e alla protezione dell’ambiente in cui si hanno luogo, lo lasciano degradato e danneggiato.
  6. Come si spiega questa svolta? Alle spalle di tutto sta la metamorfosi dell’idea diffusa di tempo libero e di divertimento, che è cominciata negli anni Ottanta e continua ancora. , il tempo libero era un intervallo, di durata variabile, ricavato tra due fasi del lavoro. Serviva soprattutto per riposarsi, cioè non far niente e ritrovare così le forze e la voglia di ricominciare.
  7. Grandiosa conquista delle democrazie occidentali con la spinta del socialismo umanitario, il tempo libero si deve alle lunghe lotte sindacali sviluppate tra Otto e Novecento per assicurare ai lavoratori dei giorni di riposo a paga intera. Inevitabilmente, anche nell’uso del tempo libero si riflettevano le differenze di classe: gli umili lo passavano nello stesso posto in cui abitavano, magari mandando i figli da uno zio o da una nonna; cambiando sede e ambiente.

Articolo originale: L'Espresso: Il turismo è una rovina per le città

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